Analizzando le motivazioni storiche che hanno permesso la concessione della denominazione IGP (Indicazione Geografica Protetta) al “Fungo di Borgotaro”, è curioso constatare che la documentazione storica e bibliografica analizzata e utile allo scopo riguarda quasi interamente il territorio di Albareto.
Si parte del A.C. Cassio che dice testualmente “l’eminente del Monte è vestito per il tratto di 14 miglia a mezzodì, sulle più erte cime da vasti faggi e abeti e nel meno aspro da fruttiferi castagneti continuati dai confini del Parmigiano fino al Genovesato”, il che non lascia dubbi che si riferisca ad Albareto, per la posizione meridionale che occupa rispetto a Borgotaro.
Continuiamo ancora con L. Molossi 1832-1834, alla voce Albareto dove recita “produce frumento, castagne, eccellenti marroni, funghi in quantità che si pongono in salamoia e si vendono bene” e ancora “altri raccolgono funghi le selve…..”.
Importante testimonianza la fornisce anche Don Tommaso Grilli che, parlando di Albareto, afferma “Non dirò qui non andare troppo per le lunghe delle varietà dei funghi sia domestici che selvatici che sogliono nascere in quantità, tanto nella zona del castagno come in quella del faggio”. Poi ancora “un industria locale è la ricerca dei funghi che sogliono nascervi in quantità sia in estate che in autunno: quando comparisce questo vegetale carnoso quasi tutte le famiglie vi attendono per raccoglierne quanto più possono con tutta la cura: tagliato in fette sottili lo fanno seccare al sole; oppure al calore di fiamma del fuoco nelle cucine, e dopo lo vendono per lo più a mercanti di Tarsogno che lo trasportano a Genova”.
Cessano le notizie su Albareto dal 1928 al 1946, periodo nel quale il Comune fu soppresso per motivazioni politiche per essere annesso a quello di Borgo Val di Taro.
La Fiera del Fungo Porcino di Albareto, appuntamento fisso del secondo weekend del mese di settembre, è nata nel 1996 su iniziativa di alcuni giovani, dell’Amministrazione Comunale di Albareto di concerto con forze imprenditoriali del luogo con l’obiettivo di valorizzare il crescente interesse verso il Fungo Porcino con le sue implicazioni di natura turistica ed enogastronomica.
Palafungo – Ristorante – Tendoni – Servizio bar
Musica – Escursioni nella natura
Giochi bimbi – Poligono di tiro – Circuito per biciclette
Mostra trattori – Museo di Guerra ecc..
Alcune immagini della passata edizione